REDDITEST: prime considerazioni

REDDITEST: prime considerazioni

Nel caso di padre separato (mono-genitore) la questione potrebbe diventare molto spinosa; innanzitutto consideriamo questa sorta di questionario un modo per testare il proprio livello di evasione che permetterà di correggere il tiro sul “nero” prodotto.

Tuttavia… non è proprio esatto affermare che un genitore separato abbia dei ricavi in nero, tutt’altro!!!
Ma in questo senso si configurerebbero le liberalità dei propri amici e parenti.
Ovvero: se non ho i soldi per pagare le bollette e una persona di buon cuore decide di aiutarmi, tali spese vengono sostenute in presenza di ricavi (non dichiarati) e probabilmente quella spesa potrebbe farmi diventare INCOERENTE CON IL REDDITO DICHIARATO.

Quindi… la mia colpa è quella di essere un dipendente impossibilitato a evadere / costretto a dichiarare tutto il dichiarabile / tassato fino all’osso dal fisco e dall’exmoglie e tutto ciò fa sì che il mio carente reddito disponibile mi metta in una condizione di “presunta evasione”…

Parlando della casa: sono separato da 4 anni e, dopo un primo momento di ritorno da mammà, sono riuscito a ricostruirmi un nido familiare; quindi riassumendo: sono ospite della mia compagna (a casa sua) e continuo a pagare metà mutuo della mia precedente abitazione (rimasta mia al 50%) . La prima domanda che ti fanno è CASA PRINCIPALE: in affitto / in proprietà / AD ALTRO TITOLO . Embè??? Già mi sto alterando.

Altre domande sono: frequenti centri benessere? Hai mai posseduto cavalli? Pay tv? Giochi online? Attvità sportiva? Altre spese per la cura della persona? Nessuna: sono pelato e non spendo neanche per il barbiere!!!

Ovvero: se spendi sei monitorato, prima o poi vorranno sapere pure il codice della Fidaty per vedere i punti accumulati.
La sensazione, tra l’altro, è come quando a 17 anni noi maschietti ci siamo trovati a compilare il test della visita dei 3 giorni per il militare: ti piacciono i fiori? – SI – Faresti il fiorista? – SI – E allora? Ma ce cazzo volete??? Era la risposta giusta!!! Poi tutti in fila: nudi e a dimostrare di non essere gay.

Tutto il test mi dà l’impressione che il solo scopo sia la depressione dei consumi insieme alla depressione psicologica di chi lo compila. Ormai siamo in uno stato di dittatura tributaria oppure siamo dentro al set di The Island e non lo sappiamo…

Dovrebbero ridurre le tasse ai privati, abbassare la tassazione alle aziende, snellire la la burocrazia  e invece… poco prima di Natale eccoci a compilare la letterina di Babbo Natale che, a scanso di equivoci, NON ESISTE!!!

RISULTATO: A PARITA’ DI SPESE – se nel modulo NON INSERISCO l’assegno di mantenimento dei figli: risulto COERENTE!!!
Se invece INSERISCO l’assegno di mantenimento: risulto INCOERENTE!!!
Questa è giustizia?
Secondo me no!!!!
Il test però non chiaro: infatti chiede l’importo annuale degli assegni periodici all’ex coniuge (quindi per i figli?? Solo il coniuge? Ma questo è già considerato ai fini della determinazione del reddito imponibile, quindi?)

Se tale assegno lo percepisci devi dichiararlo e se lo eroghi ti intacca il reddito disponibile indi per cui non potresti permetterti neanche le spese minime di sostentamento…

In sostanza c’è molta confusione, come volevasi dimostrare

Luca P.

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