Genitori per sempre!

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“Genitori per sempre!  11/03/13
Sempre più coppie scoppiano. Sempre più legami si sciolgono. Sempre più relazioni s’interrompono … e sempre più figli sono privati della presenza e dell’amore di entrambi i genitori. Una legge stranamente femminista finisce per penalizzare i padri che sempre più spesso si trovano a dover pagare tutto il conto una volta sancita a due la rottura. Si auspica una norma che riconosca ad entrambi i genitori separati l’onore e la responsabilità di prendersi cura insieme del benessere personale e sociale dei propri figli, perché se si può smettere di essere marito e moglie non si smette mai di essere, entrambi, genitori.

Un esempio di genitorialità che non abdica mai dalle proprie responsabilità ci viene dal considerare il modo di agire del Dio della Bibbia. Egli è il Padre celeste che non smette mai di pensare al bene-essere di coloro che ha creato a sua immagine e somiglianza e a cui ha affidato la mansione di curare e sviluppare le piene potenzialità della sua creazione, con lo scopo di servire Dio e gioire in lui per sempre.

Eppure Dio si ritrova da subito a dover fare i conti con dei figli in rivolta, ma non per questo smette di amarli e di perseguire nei loro riguardi il suo proposito benevolo di riappacificarli a sé. Anche quando il suo amore lo ha spinto a farsi uomo nella persona del Figlio suo Gesù Cristo, sappiamo la storia com’è andata. Ma Dio aveva disposto il suo piano in modo tale che anche quell’ultimo atto di ribellione risultasse a beneficio delle sue creature pronte a riconoscere la loro ostilità filiale e a riconciliarsi con il loro Padre celeste.
Il Dio della Bibbia si paragona sovente ad una madre premurosa che non smette mai di prendersi cura della sua prole, anche quando c’ è chi impropriamente ne rivendica la paternità e vuole portargliela via con l’inganno e la frode.

Il Signore che si rivela nella Bibbia essere il nostro Padre celeste è pieno di amore materno per le sue creature, alla cui educazione e crescita tiene come nessun’altro. Egli non abdica alle proprie responsabilità e agisce per recuperare con i propri figli spirituali una relazione riconciliata e una obbediente sottomissione senza la quale ogni progetto educativo è destinato a franare.
“Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te.” (Isaia 49,15)”