Inghilterra: come i divorzi diventano un “mantenimento a vita”

[fonte: http://www.standard.co.uk/news/uk/how-divorcees-get-meal-ticket-for-life-8610478.html]

Le “donne in carriera” che ottengono il divorzio, rifiutano di tornare a lavorare prediligendo la cultura inglese del “mantenimento” vivendo sulle spalle dei loro ex-mariti.

Da uno dei più autorevoli studi legali inglesi, una socia dello studio legale ed esperta in divorzi e famiglia, evidenzia che “le signore una volta ottenuti gli alimenti comprendono che possono continuare a mantenere quel tenore di vita senza dover tornare a lavorare”.

Per una donna “abile” è tatticamente vantaggioso godersi il proprio tempo, piuttosto che cercarsi una propria autonomia lavorando.

Mogli quarantenni e cinquantenni che hanno lasciato il lavoro, per anni, ma che potrebbero tornare a lavorare senza difficoltà, scelgono di non lavorare più, aspettandosi di essere mantenute anche quando i figli sono divenuti adulti. Alcune donne preferiscono mantenere il tenore di vita del “rampante” sposo piuttosto di attivarsi per una vita auto-sufficiente.

Nonostante i tribunali possano disporre una chiaro lasso temporale del mantenimento, molti giudici invece, per non sbagliare, alcune volte dispongono il pagamento dell’assegno di mantenimento a vita.

Purtroppo questo significa che una moglie che ottiene a proprio favore un significativo assegno di alimenti a vita, farà di tutto per non tornare al lavoro se questo significa la perdita dell’assegno di mantenimento. Così facendo si è instaurata la cultura del mantenimento che è diventata un forte disincentivo per quelle donne che potrebbero tornare ad essere autosufficienti.

L’esperta aggiunge che quelle donne che, con grandi abilità e sforzi, si districano tra lavoro e figli, vedono il loro auto-sostentamento economico di gran lunga inferiore se paragonato con quello delle donne che, invece, stanno a casa.

L’esperta continua asserendo che assegni “sostanziosi” di mantenimento erano giustificati laddove fossero coinvolti figli piccoli, ma i giudici dispongono robusti assegni anche in altri casi.

L’esperta prosegue dicendo che la situazione ha iniziato a cambiare nei tribunali di Londra dove stanno disponendo assegni di mantenimento limitati nel tempo, per incentivare le signore a tornare a lavorare. Tuttavia, una ricerca sempre del noto studio legale “Mundays” evidenzia che le mogli residenti a Londra si vedono attribuiti assegni di mantenimento più sostanziosi rispetto quelle mogli “udite” in tribunali provinciali dove, da queste donne, si aspettano invece che si rendano autosufficienti sin dal giorno stesso del divorzio.