Incontro con il Ministro di Grazia e Giustizia On. Andrea Orlando

Incontro con il Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando

Roberto Buffi, Ministro di Grazia e Giustizia Orlando, Adriana Tisselli, Alessandro Pachera
Roberto Buffi, Ministro di Grazia e Giustizia Orlando, Adriana Tisselli, Alessandro Pachera

 

Roma 21 Aprile 2015

Ministero di Grazia e Giustizia

Alessandro Pachera (Coordinatore Provinciale Pari Opportunità UIL-F.P.L Verona); Roberto Buffi (Presidente Centro Antiviolenza Bigenitoriale onlus Rovereto); Adriana Tisselli (Presidente Movimento Femminile per la Parità Genitoriale Milano) in data 21 aprile 2015, a Roma, presso il Ministero di Grazia e Giustizia, accompagnati dall’On. Tancredi Turco, hanno incontrato il Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando.

Roberto Buffi, On. Tancredi Turco, Adriana Tisselli
Roberto Buffi, On. Tancredi Turco, Adriana Tisselli

L’incontro è stato incentrato sulle tematiche riguardanti l’istituto dell’affido condiviso e sulle molteplici problematiche ad esso afferenti che, a causa di una cattiva o troppo lenta gestione dell’iter separativo (prima) e divorzile (poi), stante il numero di separazioni e divorzi in continuo aumento, rischiano sempre più di degenerare in situazioni drammatiche.
Lo testimonia la cronaca che, sempre più spesso, riferisce di casi di omicidio/suicidio collettivo originati da dissidi e liti familiari.

Alessandro Pachera, nella veste di semplice attivista (sebbene Coordinatore Provinciale Pari Opportunità UIL-F.P.L Verona), ha fatto richiesta al Ministro Orlando di adoperarsi per istituire tutta una serie di strumenti utili affinché la bigenitorialità possa davvero diventare una cultura diffusa nonché ispiratrice di tutti i provvedimenti che d’ora in avanti saranno adottati dalla magistratura e dagli operatori preposti alla tutela dei minori. Citando l’excursus normativo a riguardo, ha ribadito l’importanza del concetto di responsabilità genitoriale che ha sostituito quello di potestà, cambiamento che ha prodotto una mutazione radicale in quanto il pensiero, ora, non è più incentrato sul diritto degli adulti bensì sul diritto dei bambini a ricevere amore da entrambi i genitori. Tuttavia, troppe volte la norma viene ancora “interpretata” piuttosto che applicata. Ha richiamato i frequenti provvedimenti dei vari tribunali che hanno penalizzato – e penalizzano tutt’ora – perlopiù la figura paterna e il ramo parentale ad essa collegato.

Roberto Buffi, pure nella veste di semplice attivista (sebbene Presidente Centro Antiviolenza Bigenitoriale onlus Rovereto), ha fatto esplicita richiesta affinché sia istituita una commissione di inchiesta parlamentare, o un altro istituto ministeriale analogo, che dovrà, nello specifico, occuparsi di quegli allontanamenti di minori che si potevano evitare e che sembrerebbero essere non proprio una quota residuale rispetto alla totalità. Analogamente, ha esplicitato la necessità di istituire un rapporto annuale sul numero dei minori collocati presso struttura residenziale con contestuali motivazioni che ne hanno determinato l’allontanamento, con dati non più “campionari” ma reali e trasmessi ad una apposita banca dati ogni qualvolta un minore sia tolto alla famiglia di origine. Ha presentato al Ministro Orlando il ddl 46/XV depositato presso la Provincia Autonoma di Trento, primo progetto in Italia indirizzato verso la gestione multidisciplinare del fascicolo che vede coinvolto il minore affinché le competenze su una materia cosi complessa non siano delegate ad una sola persona (politiche sociali) ma siano estese anche alle professionalità medico scientifiche mediante la costituzione di Unità di Consulenza Multidisciplinare (U.C.M.) con l’obiettivo di salvaguardare la sana crescita psico-fisica del minore.

Adriana Tisselli, anche lei nella veste di semplice attivista (sebbene Presidente Movimento Femminile per la Parità Genitoriale Milano), ha ribadito la necessità che avvenga un salto culturale in tutti gli operatori e le strutture che agiscono in ambito familiare affinché ci sia maggiore rispetto per le famiglie ricostruite ovvero quei nuclei che si formano intorno ad uno o a entrambi gli ex coniugi / ex compagni quando viene avviato un nuovo progetto di coppia o familiare. Altresì ha auspicato l’eliminazione di ogni forma di discriminazione e pregiudizio a favore di una maggiore garanzia di imparzialità della macchina giudiziaria e dei soggetti ad essa collegati, non solo in ambito civile ma anche in ambito penale laddove la capacità nel saper condurre le indagini con professionalità, serietà e prudenza, in un ambito così delicato com’è quello familiare, contestualmente alla dotazione di nuovi strumenti di dissuasione e ad una maggiore specializzazione e distinzione dei ruoli a tutti i livelli, può essere determinante nel disinnescare situazioni dai risvolti potenzialmente drammatici.

L’On. Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando ha ascoltato tutti gli interventi con grande attenzione e partecipazione, al termine dei quali ha osservato che la maggior parte delle problematiche esposte potrebbero trovare una soluzione nell’iter costitutivo del “Tribunale della Famiglia”.

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