19 Marzo, Festa del Papà… un anno dopo non è cambiato nulla

19 MARZO 2006 – 2012
La Festa del Papà…???  Ma se ai  padri “la festa” gliela fanno sempre!!!

Papà felici, papà sorridenti, papà totalmente inconsapevoli, papà da réclame dozzinale… questi i papà richiesti oggi: fonti di denaro, poiché il resto viene considerato “optional”. Non viene chiesto loro di accudire i figli né di occuparsi della loro crescita e del loro sviluppo; servono solo dei passivi baby sitter / robot obbedienti privi di una volontà propria che, SE si SEPARANO dalla mamma dei loro figli, in poco tempo vengono marginalizzati dalle istituzioni e allontanati dai figli, se non annientati.

Essere papà, oggi, con le attuali leggi, è un impresa da coraggiosi o da pazzi sconsiderati.

Guardiamo alla maggior parte delle sentenze per l’affidamento dei figli in caso di separazione: il più delle volte si risolvono in un mascherato affido esclusivo alla madre, in spregio allo spirito della riforma varata nel 2006.

Che senso ha obbligare i padri a cambiare pannolini se poi, da un giorno all’altro, possono vedersi sottratti i propri bambini ed essere ridotti ad una posizione di totale subordinazione e marginalità?

Prima di poter parlare di “paternità obbligatoria”, bisognerebbe valorizzare la “paternità volontaria”, cioè riconoscere i diritti e le aspettative di tutti quei padri che vogliono fare i padri e che, tutt’ora, sono privati della possibilità di mantenere un rapporto equilibrato con i loro figli solo perchè ‘separati’.

DARE UN SENSO A CHI C’E’, per differenziarsi, E’ UN DOVERE anche per non essere accomunati, tutti, in un’unica meschina dimensione utilitaristica, mentalità assai diffusa tra le istituzioni e le lobby che individuano nella figura del padre “il predestinato all’oblio, il genitore sacrificabile, quello colpevole a prescindere sempre e comunque”.

E’ IMPORTANTE CHE TU, CARO PADRE, LO SAPPIA CHIARAMENTE!

Da sposati esiste la richiesta di paternità collaborativa; da separati è sufficiente PAGARE (e ovviamente i soldi non sono mai sufficienti): cura, affetto, educazione sono belle parole che abbondano sulla bocca di certe premurose genitrici che poi, alla resa dei fatti, si comportano in modo totalmente diverso da quanto vanno astutamente predicando Urbi et Orbi, forti della incredibile impunità concessa loro.

Invece, proprio questo insidioso e poco visibile aspetto costituisce la terribile realtà che si cela in seguito ad una separazione e che rivela brutalmente quanto le “Pari Opportunità” (?) si prodighino per fare divenire la figura paterna una mera figura di servizio… al servizio NON DELLA PROLE bensì degli umori ballerini della DOMINA unica depositaria dei figli…

Perché il fatto che un papà accudisca i figli durante il “matrimonio” o la “convivenza” viene visto solo come uno sgravio di oneri per la donna, e non un gesto d’amore e responsabilità verso la prole: la prova lampante sta proprio lì, e diventa ancora più chiara appena ci si separa: basta “togliersi dalle balle” e pagare, pagare, pagare… così si consolida il concetto di PADRE SEPARATO = BURATTINO DOTATO DI BANCOMAT OBBEDIENTE E SILENTE, e nulla più.

MA I FIGLI SONO ANCHE DEI PADRI !
E I PADRI APPARTENGONO AI FIGLI!!!

La Festa del Papà ha senso laddove esistano Mamme rispettose e consapevoli che i figli si fanno in due ed in due si allevano, e laddove le istituzioni inizino a rispettare tutti.
E non solo a parole.

I papà, non sono solo dispensatori di denaro, ma figure primarie per l’educazione e la crescita dei figli, anche e soprattutto dopo la separazione coniugale.
Essere genitori è un compito che prosegue anche quando si smette di essere coniugi.
Anzi, a volte si è genitori pur non essendo mai stati coniugi…

I PAPA’ SEPARATI NON SONO GENITORI DI SERIE B!
I PAPA’ SEPARATI AMANO I LORO FIGLI PRIMA DI OGNI ALTRA COSA !

Ma se ad un padre non si concede di fare il padre, come potrà mai essere padre?

SCARICA IL VOLANTINO DEL 19 MARZO 2012

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